L'Istat: "In Italia la disoccupazione giovanile più alta dopo la Spagna, un record".

Per i ragazzi italiani, quindi, la crisi non si è mai interrotta. Il bilancio si aggraverebbe se si prendessero in considerazione anche i giovanissimi: nei primi due anni di crisi gli occupati in meno tra i 15 e i 29 anni sono stati 501 mila, stando a dati presentati dall’Istat in occasione dell’ultimo rapporto annuale. La disoccupazione tra gli under 25 in Italia è salita al 31%, collocando il Paese alle spalle della Spagna; mentre tra gli under 30 si è registrata una diminuzione dei senza lavoro. Intanto resta preoccupante anche le condizione femminile. Il presidente dell’Istituto nazionale di statistica ha evidenziato che in Italia «meno di una donna su due lavora, e la quota si abbassa al 30% se si guarda al Sud». Ecco che non stupisce se nel 2010 circa un quarto della popolazione in Italia era a rischio povertà ed esclusione sociale. E che dire del 2012?
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