lunedì 12 marzo 2012

D come... DISOCCUPAZIONE


L'Istat: "In Italia la disoccupazione giovanile più alta dopo la Spagna, un record".
Nella fascia d'età tra i 15 i 24 anni, la disoccupazione è del 31%. Nei primi nove mesi del 2011 sono stati persi 80mila posti di lavoro. L’Istat ha fornito dei dati sulla situazione giovanile nel mercato del lavoro, con il presidente Enrico Giovannini che, davanti alla commissione Bilancio della Camera, ha sottolineato come le nuove generazioni sono sempre più insofferenti a entrare nel mondo del lavoro.
Per i ragazzi italiani, quindi, la crisi non si è mai interrotta. Il bilancio si aggraverebbe se si prendessero in considerazione anche i giovanissimi: nei primi due anni di crisi gli occupati in meno tra i 15 e i 29 anni sono stati 501 mila, stando a dati presentati dall’Istat in occasione dell’ultimo rapporto annuale. La disoccupazione tra gli under 25 in Italia è salita al 31%, collocando il Paese alle spalle della Spagna; mentre tra gli under 30 si è registrata una diminuzione dei senza lavoro. Intanto resta preoccupante anche le condizione femminile. Il presidente dell’Istituto nazionale di statistica ha evidenziato che in Italia «meno di una donna su due lavora, e la quota si abbassa al 30% se si guarda al Sud». Ecco che non stupisce se nel 2010 circa un quarto della popolazione in Italia era a rischio povertà ed esclusione sociale. E che dire del 2012?


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