mercoledì 7 marzo 2012

S come... Startup!




Forse oltre il posto fisso non c’è un abisso, ma un esercito di startup che è pronto a combattere. Con il termine startup s’identifica l'operazione e il periodo durante il quale si avvia un'impresa che in questo momento si è propagato in lunga scala, oltreoceano come in Italia. Il più clamoroso successo italiano è AppsBuilder, piattaforma mobile per farsi da soli applicazioni, creata da un ingegnere del Politecnico di Torino di soli 25 anni: in undici mesi ha già lanciato venti mila apps, scaricate oltre un milione di volte. Questi esempi di giovani che avviano imprese con un grande potenziale supportati dalla rete potrebbero non finire più. Sono dinamici, parlano bene l’inglese e viaggiano in economy, perché i soldi non vanno sprecati. Gli startupper, questo è il loro nome, è vero che non hanno un posto fisso e convenzionale, ma non è quello il loro obiettivo: non si tratta di limitarsi a trovare un lavoro, ma di crearselo. Ammiriamo queste persone perché potremmo essere noi, visto che in quest’epoca ai giovani servono creatività e talento per farsi strada nel mondo del lavoro. Nasceranno milioni di startup? Possibile.


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