lunedì 4 giugno 2012

Un Sindaco per Tata!


NEW YORK - Davanti ad un popolo con una alta percentuale di obesi,  può un politico, in questo caso un Sindaco, imporre con una legge una dieta forzata ai suoi cittadini oversize? Questa è la domanda che da poco tempo assilla i newyorchesi all’indomani dell’annuncio del sindaco “salutista” Michael Bloomberg: «vieterò le bibite extralarge». Se la sua proposta verrà approvata dal Board of Health, dal marzo 2013 nessun ristorante, teatro, cinema, venditore di strada, piscina o palestra della Grande Mela potrà distribuire bevande gassate, caffè e succhi di frutta zuccherati in contenitori al di sopra del mezzo litro. Chi non  rispetterà la legge pagherà una multa di 200 dollari.
Contro il primo cittadino si è subito mosso il Center for Consumer Freedom, la potente lobby nata per difendere gli interessi delle industrie del fast food, della carne, dell’alcol e del tabacco, che nel suo sito afferma di «battersi per il diritto degli americani a scegliere come vivere la propria vita, che cosa bere e mangiare, come spendere i propri soldi e divertirsi». «I newyorchesi hanno bisogno di un sindaco, non di una tata», recita la sua pubblicità a tutta pagina apparsa ieri sul New York Times.  Nei sondaggi i newyorchesi bocciano la sua idea, ma nelle tante lettere al New York Times i «pro» dominano sui «contro».
Piccolo dettaglio: i non favorevoli a questa iniziativa dovrebbero ricordarsi che a pagare le astronomiche cure per le malattie croniche di questi obesi sono loro stessi e il resto della popolazione contribuente.
Apriamo le nostre vedute verso chi ha buone iniziate e sopratutto vuole proteggere la nostra salute!


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